FORMATO DEI PANNELLI
Dimensioni cm. 70x100 escrizione della mostra:
NUMERO DEI PANNELLI
La mostra è realizzata su 112 pannelli stampati su PVC e montati su forex spessore 5 mm
DESCRIZIONE DELLA MOSTRA
Il titolo della mostra “Andì vuit a dial ai bu”, sono le parole ispirate dalla poesia del poeta Tonino Guerra “I bu” ” il quale invita ad andare dai buoi a dirgli che non servono più, che ora si ara prima con i trattori, - proprio loro che hanno aiutato l’uomo per migliaia di anni e adesso doverli vedere ad andare a testa bassa al macello perché non più necessari al lavoro dell’uomo gli spezza il cuore.
Una scena triste, al punto da non sentirsi in grado di avvicinarli e di dirglielo di questa loro inutilità.
Anch’io declino l’invito di andarglielo a dire che non servono più, e lo chiedo a voi di andarci “andì vuit a dial ai bu”, ma non vi lascio soli … vi prendo per mano e vi accompagno attraverso le testimonianze fotografiche per farvi fare un tuffo nella storia “minore” ma non meno interessante, e attrverso questo capire meglio il nostro presente.
I buoi, “i bu” e le vacche romagnole, l’emblema onnipresente nella vita di tanta gente di Romagna: usati nella lavorazione della terra e nei trasporti, sfruttati come riscaldamento nella stalla nelle sere invernali, utilizzate per la produzione di latte, e a fine carriera usati per l’ alimentazione.
Il bue, co-protagonista nella scena più importante del mondo, perché animale scelto per scaldare Gesù Bambino, è divenuto simbolo di pazienza e sacrificio, e da allora accompagnerà nel corso degli anni l’uomo della terra, fino a quando un giorno con l’evento del trattore, qualcuno dovrà andare a dirgli che non c’è più bisogno di lui.
Questa mostra Fotografica-Didattica che ha come protagonista la Bovina di razza Romagnola racconta attraverso un percorso inusuale di immagini originali e descrizioni dettagliate il suo ruolo e la sua evoluzione fisica.
Una modificazione fisica cercata con determinazione e raggiunta con risultati strabilianti legata dalla necessità di prestazioni e caratteristiche ben specifiche sia per il lavoro che per la carne.
Una mostra ricca di immagini emozionanti che risvegliano ricordi vissuti o storie ascoltate, rappresentative di tanta gente che ha vissuto la vita contadina nella Romagna tra il XIX e il XX secolo.
I luoghi, i lavori, i passatempi, la situazione economica e politica di un tempo, visti attraverso la compagnia dell’animale che da millenni ha accompagnato l’uomo di campagna per aiutarlo nel lavoro, e ridurgli la fatica fisica o per alimentarlo se necessario.
I campi, le colture, la stalla, l’aia, il carro, il biroccio, l’aratro, la seminatrice, la falce e la trebbia sono gli scenari e gli strumenti che narrano, attraverso immagini segnate dal tempo, questa storia di vita, che in quegli anni, in Romagna e in gran parte dell’Italia, coinvolgeva la maggior parte della popolazione, prima dell’industrializzazione e del boom economico degli anni ‘60. Immagini e ricerca storica vi apriranno il cuore e la mente.
CORREDO AGGIUNTIVO:
1) la mostra è corredata di 2 stendardi in PVC di dimensioni cm.200 x100 montato su un cavalletto con l’immagine della mostra
MONTAGGIO: ( a nostro carico)
Soluzione 1) - I pannelli possono essere appesi con gancetti a catenelle su pareti
Soluzione 2) - I pannelli possono essere appesi su cavalletti in legno da noi forniti che si possono dislocare ed estendere a piacimento creando percorsi a corridoio su qualsiasi superficie calpestabile.
LUOGO ESPOSITIVO:
E’ preferibile un ambiente chiuso, ma è molto adatto anche un luogo all’aperto (piazza, strada, cortile, prato, ecc) non troppo sconnesso, o ventoso.
CONDIZIONI :
La mostra è itenerante e la si può affittare per un breve o lungo periodo. ( Anche un solo giorno)
Chiedi tranquillamente un preventivo, non ti costa nulla.
PER info: Fiorenzo Montalti -
3389667532 -0547311245
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